Professore,
mi sono deciso a scrivere perché l’altra mattina vi ho visto arrabbiato con me che non stavo disegnando. Prof so che in quel modo volevate incitarmi, ma non avevo la forza per rispondere di fronte agli altri e non sapevo cosa fare, mi veniva da piangere. In questi giorni a casa stiamo tutti male perchè mamma dopo alcuni accertamenti ha qualche problema e ancora non sappiamo nulla di preciso e siamo tutti preoccupati. Prof mi sento il mondo cadere addosso e ho paura quando vedo mia madre piangere e pure a me viene da piangere. Quando sono in classe, con la testa sono a casa e mi mancano le forze, mi scusi se non stavo disegnando e vi ho fatto arrabbiare.
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Carissimo figliolo,
sono rammaricato e commosso per ciò che mi hai raccontato, ma se sono stato duro nei tuoi confronti è scaturito dal fatto che, da qualche lezione, notavo come non stavi facendo il lavoro necessario per completare le tavole assegnate. Chiaramente non conoscevo la situazione che vivi in questo periodo e ne sono molto dispiaciuto.
Vorrei infonderti speranza e fiducia, anche se è difficile.
Però, da quel che dici, ancora non c’è nulla di certo e, chissà, forse non è ciò che sembra o, per lo meno, potrebbe anche non corrispondere ai nostri pessimistici pensieri.
Auguriamoci cose buone e belle.
Possibilmente con coraggio e forza, mostra e dona a Tua madre tutto il Tuo affetto e la riconoscenza per averTi messo al mondo.
Spesso gli adolescenti hanno bisogno degli adulti, ed in particolare dei genitori. Per Te, invece, è questo il momento per essere Tu di aiuto ai Tuoi, in special modo nei confronti di Tua madre.
Il Tuo Prof.