Carissimo figliolo,
grazie degli auguri per la festa del papà che mi hai fatto con la tua lettera, anzi colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che mi hanno indirizzato il saluto augurale.
Sono rimasto favorevolmente toccato e, sinceramente, emozionato dalla frase <<… i vostri figli saranno contenti di avere un padre come voi !!!…>>.
Certo è lusinghiero nei miei confronti il Tuo complimento, ma io non sono meglio di qualunque altro padre e, se sono così, è per grazia e volere di Dio.
Non credo di essere l’unico perché ogni padre, ogni madre guarda i propri figli con occhi particolarmente benevoli e le mie preoccupazioni sono anche le preoccupazioni di tutti i genitori.
Certo ho un particolare vantaggio in più rispetto agli altri genitori, cioè avere avuto, in dono, il grande privilegio di insegnare a ragazze e ragazzi come Voi che, giorno per giorno, dimostrate di avere una sensibilità d’animo non sempre riconosciuta e apprezzata da noi grandi che, capaci di osservarVi solo attraverso schemi comportamentali standardizzati, a volte siamo poco attenti a riconoscere i veri sentimenti che pervadono l’animo di persone sensibili anche se adolescenti.
Ed è proprio questa consapevolezza che mi spinge a tentare di essere non solo il “docente” ma soprattutto il “padre” dei ragazzi affidati a me per essere guidati, educati e fortificati per affrontare questo incredibile e favoloso viaggio che è la “vita”.
Nelle mie azioni quotidiane, si racchiudono tutte le aspettative di ognuno dei Vostri genitori che per Voi pensano, immaginano e sognano quanto di meglio esiste, con la speranza di saperVi felici sereni e in grazia di Dio.
Sono queste le motivazioni che mi spingono a tentare di forgiarVi, modellarVi, temprarVi ed educarVi giorno per giorno, anche con azioni forti capaci di scuotere il torpore in cui dimorate che, in quel momento, non potete capire perché possono sembrare, nei Vostri confronti, inopportune, brutali e non adatte alle Vostre capacità.
Perciò il mio non è solo il “mestiere di docente”, ma essere prima di tutto “padre” che, avendo tanti figli, ha il compito di aiutarli a camminare da soli con le proprie gambe, con la propria testa e con i propri sentimenti.
Il Tuo Prof.