Agli alunni delle mie classi

Architetto, Docente di Disegno e Storia dell'Arte

Agli alunni delle mie Classi del Liceo Scientifico "A. Einstein" di Mottola (Ta)..."Non temete il giudizio di chi è capace solo di deridervi, perchè senz'altro è invidioso ed incapace di proporre qualcosa. Ride degli altri perchè, come parassita, nasconde la vergogna di piangere su se stesso. Non abbiate paura di questi poveri gnomini."

I pensieri dei ragazzi

Inviami i tuoi pensieri e, se vuoi, saranno pubblicati. Se hai bisogno di aiuto, ti offro la mia disponibilità (nei limiti delle mie conoscenze e competenze). prof.biagio.scarano@gmail.com

Ma... tu... che pizza mangi !?

Addì 03 dicembre 2012
Prof. sono ....AAA..... della classe ....BBB..... come sa io e ......CCC...... sono circa quattro mesi che stiamo insieme, però da un po' di tempo sto avendo problemi.
Quando stiamo a scuola stiamo bene insieme, io aiuto lei e lei aiuta me, e le ore della giornata passano in fretta. Sono contento, mi sento sereno e mi sembra che anche lei stia bene con me. Usciamo da scuola l'accompagno a casa e ci salutiamo, senza problemi.
Tre settimane fa, dopo che ci eravamo salutati come al solito, nel pomeriggio ricevo un suo messaggio e mi dice che io ho detto delle cose che non dovevo dire e che queste cose la fanno stare male e perciò non mi vuole più vedere. Chiaramente mi sono allarmato e ho risposto che non ho detto parole per offenderla, ma sono modi i dire e che io non voglio fare male a lei. Poi mi ha risposto che si era commossa per ciò che le avevo scritto, la sera siamo usciti insieme e tutto era tornato come prima.
Due settimane fa è capitata la stessa cosa, mi ha scritto un messaggio in cui diceva di essere offesa perché le avevo detto cose offensive, ed io di nuovo le ho riscritto che non era vero e che le voglio bene, ecc., ecc.
La settimana scorsa di nuovo, con un messaggio simile agli altri e io come un cog.... ancora una volta a mantenerla buona, ecc., ecc.
Venerdì scorso, di nuovo la stessa storia con il solito messaggio di risentimento. Però questa volta, mi sono fermato non rispondendo, sabato non sono andato a scuola, perciò non ci siamo visti e oggi domenica non le ho scritto. Domani mattina non so come reagire.
Tutta la vicenda comincia a farmi sospettare che ci sia qualcosa che non va, e mi pongo queste domande:
1) - si è trovato un'altro?;
2) - lo sta facendo per stuzzicarmi e mettermi alla prova?
Se la risposta alla prima è SI, allora... vaffa....e chi se ne frega ... vada a farsi fot...... da chi caz......vuole.
Se invece lo fa per stuzzicarmi, allora mi fa incaz.... di più, perché vuol dire che si sta prendendo gioco di me come il gatto col topo.
Prof. che ne pensa, so che non potrà darmi una risposta entro stasera, però domani se mi può dire qualcosa mi sarà di grande aiuto.
Grazie  ....AAA..... 
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Ho letto attentamente la tua lettera e mi è sembrato di riconoscere gli stessi modi, gli stessi atteggiamenti e le stesse perplessità tipiche di un rapporto adolescenziale tra due ragazzi che, per la prima volta, si affacciano in un mondo straordinario che è quello del primo amore.
Capisco benissimo cosa può voler dire pensare che l'altra ti stia lasciando per mettersi con un'altro, ... suscita amarezza e dubbi, fa male, ci stai male e scattano meccanismi di odio, ... spero vivamente... per te, anzi per voi, che non sia così!!!
Capisco altrettanto bene cosa si prova ad essere trattati come burattini, come bambolocci o come topi, in una condizione che vede l'altra o l'altro, recitare una commedia o, peggio ancora, partecipare ad un gioco, in cui Lei o Lui si vuol sentire il protagonista principale, vizioso e capriccioso.
Penso che in questo momento ciò che conta è perseguire il bene di entrambi.
Per fare questo, però, è necessario smettere di essere "bambini" che giocano ancora con i pupazzi e iniziare, invece, ad essere più "adulti", parlandovi con verità, senza nascondere nulla, mettere sul piatto, cioè, tutti i vostri pensieri autentici, tutte le vostre paure, tutti i vostri problemi, tutte le vostre difficoltà, tutti i vostri sogni, tutti i vostri desideri, tutte le vostre aspettative, insomma tutto quello che voi siete.
Aprite il vostro animo e confrontatevi liberamente senza timore, affinché possiate verificare se, realmente, ci sono le condizioni per essere disposti ad accettarvi vicendevolmente così come siete, con tutti i difetti e con tutti i pregi, ed accogliere tutte le circostanze che il destino comune vi permetterà di affrontare, vivendole con coraggio e serenità.
Non dovete pretendere che, l'altra o l'altro, debba appartenervi con forzata coercizione, quasi a dimostrare di essere i proprietari esclusivi della libertà altrui e di cui potete disporre a vostro piacimento, per costringerla/o, con subdoli sotterfugi o infingarde strategie infantili, a piegarsi al vostro volere o ai vostri effimeri desideri, assoggettandola/o ad ogni vostro singolo e viziato capriccio.
Questa pretesa diventa ... "una egoistica ossessione di possesso".
Perciò, se ritenete che ci siano le condizioni per essere amici veri, persone vere, persone che si vogliono veramente bene, persone che hanno a cuore il bene dell'altro con molta semplicità e franchezza, allora continuate, ma se dovete stare male, per sciocche fesserie infantili o artificiose elucubrazioni mentali, ... be!!! ... allora ... cambiate aria.
... E ... se mi chiedi che pizza mangio ... io ti rispondo così ...
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La pizza margherita, quella al prosciutto e quella piccante alla diavola,
sono semplici, col sapore specifico e col gusto efficace,
e procurano il senso di sazietà e sereno benessere.
La pizza quattro stagioni, quella capricciosa e quelle con strani miscugli,
sono complicate, con sapori non distinguibili e con gusti disturbati,
e fanno venire il voltastomaco.
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A buon intenditore ... poche parole!!!
... e ...
Chi vuol intendere....intenda!!!
paBiS