Agli alunni delle mie classi

Architetto, Docente di Disegno e Storia dell'Arte

Agli alunni delle mie Classi del Liceo Scientifico "A. Einstein" di Mottola (Ta)..."Non temete il giudizio di chi è capace solo di deridervi, perchè senz'altro è invidioso ed incapace di proporre qualcosa. Ride degli altri perchè, come parassita, nasconde la vergogna di piangere su se stesso. Non abbiate paura di questi poveri gnomini."

I pensieri dei ragazzi

Inviami i tuoi pensieri e, se vuoi, saranno pubblicati. Se hai bisogno di aiuto, ti offro la mia disponibilità (nei limiti delle mie conoscenze e competenze). prof.biagio.scarano@gmail.com

Cos'è meglio: Parlare o Ascoltare ? Scrivere o farsi Scrivere ?

Caro Professore,
è sorprendete vedervi raccontare ciò che altri vostri alunni cercano di mostrarvi, in attesa di un vostro parere ed eventuale aiuto, in forma scritta.
Voi ricevete lettere, nelle quali ogni mittente cerca di far comprendere al destinatario, ovvero voi, il motivo per cui le scrive. Ognuno di essi ha le sue ragioni, che possono essere di augurio, congratulazioni, ammirazione e quant'altro. Voi, appena potete, rispondete a queste con la speranza di aver dato il giusto ed eventuale aiuto, ringraziamento al mittente. E così finisce il vostro dovere....
Viceversa, la persona che vi ha mandato la lettera, leggendo la vostra risposta, si sofferma sulla parola, frase, che crede possa al meglio rappresentare ciò che precedentemente ha voluto esporre, scrivendovi.
Ciò che io penso, invece, è che a volte questo non basta.
E' come leggere un libro, se vogliamo. Si sceglie l'Autore, il Tema, e la Tecnica con cui esso è scritto. Quando si legge un libro, dalle prime righe, si sa o, si crede di sapere, ciò che avverrà in seguito.
Leggendo si segue un percorso, una strada. A metà del libro si sceglie se, continuare la lettura, cercando e sperando che questo riesca a darti qualcosa, o invece fermarsi e cambiare. Alla fine, di solito, è concentrata la morale o l'aiuto che ha voluto mostrare l'autore, raccontando un determinato precedente.
Un libro può solo dare l'input, per una riflessione. Il resto, il proseguimento della vita, della quotidianità, spetta solo ad ognuno di noi. Un libro, a volte può cambiare il tuo pensiero, ma no il tuo sentimento.
L'uomo è fatto di un'anima, di un sentimento, capace di esprimere il proprio benessere e il proprio malcontento, per la società di oggi, per la gente che gli sta attorno e per lo stato d'animo comune che è la speranza.  
Solo un uomo può aiutare un altro uomo.
In voi c'è il desiderio di vedere i vostri alunni tranquilli e con animo sereno; come fossero vostri figli.
E' necessario, secondo me, che andiate oltre questo freno che è la risposta scritta. Se voi cercherete di parlare, comunicare con i vostri alunni, sarà più facile dimostrare l'interesse e aiuto verso ognuno di loro e, viceversa.
Ogni alunno, cerca sempre l'esempio dall'insegnante.
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Tu hai indicato una strada da percorrere per dimostrare l'interesse e l'aiuto verso i miei alunni, cioè parlare e comunicare con loro.
Fosse così semplice !!!!! ...... parlare con tutti.
Non puoi immaginare quanti vorrebbero parlare ma non osono farlo e quanti vorrebbero sentirsi parlare ma in privato e non in pubblico.
Quanto tempo ci vorrebbe per parlare con ognuno in maniera singola, specifica ed esclusiva, mostrando attenzione nei confronti di ciascuno, condividendo e partecipando ai sentimenti, alle emozioni personali, senza urtarne la suscettibilità e senza che i dialoghi siano ascoltati da altri, col rischio di essere fraintesi e generare occasione di pettegolezzi.
Fosse così semplice !!!!! ...... parlare con tutti.
Dialogare necessita di una forte riservatezza, di autentica sincerità, di seria lealtà, di disponibilità etica, di forte capacità morale, di distaccati e non influenzanti fattori estetici, di una seria capacità a commuoversi ad emozionarsi, a soffrire con chi soffre e gioire con chi gioisce.
Parlare può diventare, a volte, un semplice esercizio intellettuale, durante il quale si dice tutto e non si dice nulla, non c’è riflessione ma solo istinto, con molte parole simili alla polvere che viene mossa dal vento senza una meta precisa.
Invece scrivere è come parlare con ponderatezza e riflessione, senza lasciare nulla all’istinto e alla casualità, fermando i propri pensieri e renderli duraturi nel tempo.
Molte persone sono chiuse e non facili al dialogo o se sono coinvolte, loro malgrado, dopo un po’ scappano via.
...... Allora cosa fare ??? !!!! ..... ACCOGLIERE  l'ALTRO per QUELLO che E'.
paBiS