Agli alunni delle mie classi

Architetto, Docente di Disegno e Storia dell'Arte

Agli alunni delle mie Classi del Liceo Scientifico "A. Einstein" di Mottola (Ta)..."Non temete il giudizio di chi è capace solo di deridervi, perchè senz'altro è invidioso ed incapace di proporre qualcosa. Ride degli altri perchè, come parassita, nasconde la vergogna di piangere su se stesso. Non abbiate paura di questi poveri gnomini."

I pensieri dei ragazzi

Inviami i tuoi pensieri e, se vuoi, saranno pubblicati. Se hai bisogno di aiuto, ti offro la mia disponibilità (nei limiti delle mie conoscenze e competenze). prof.biagio.scarano@gmail.com

Anno Scolastico 2012-2013

Anche quest'anno si ricomincia con la stessa voglia di sempre: ritrovarsi per condividere tutte le circostanze che accadranno durante questo tempo sia quelle buone e sia quelle meno buone.
Volti nuovi e volti meno nuovi, caratterizzano il trascorrere degli anni scolastici come l’andare di un treno su un tratto che collega due località distanti tra loro.
All’inizio si sale su quel treno, pieno di incognite e poco conosciuto, non facendo nemmeno caso alla stazione da cui proveniamo e verso cui rivolgiamo uno sguardo malinconico e speranzoso, pieno di aspettative che appartengono al nostro futuro.
Saliti sul treno, le sue carrozze sono piene di viaggiatori che condividono insieme a noi quel percorso ferroviario e, ad ogni stazione, c’è sempre qualcuno che sale e qualcun’altro che scende; c’è sempre qualcuno che scende dal treno per andare a prenderne un altro e qualcun altro che, viceversa, proviene da un altro treno.
Lungo il viaggio, nel vagone assegnatoci, si è seduti con persone che, in quel momento, condividono il nostro stesso tempo, estranei inizialmente e conosciuti al termine, con cui parlare, discutere e ascoltare, più o meno con interesse, racconti di vario genere oppure essere noi a raccontare fatti o avvenimenti a noi noti.
In questo modo trascorre il tempo necessario fino alla nostra meta, alla nostra stazione, che ci vedrà scendere da quel treno e salutare, con nostalgia, chi prosegue il viaggio.
Se il viaggio è stato lieto, anche noi lo saremo, invece, se sarà stato un percorso infastidito dalle condizioni generali dell’ambiente, scenderemo, da quel treno, con un senso di liberazione o di frustrazione.
Tutto dipende dal modo con cui si è disposti a mettersi in gioco ed affrontare il percorso, della propria vita che appartiene a ciascuno di noi singolarmente e non ad altri, come protagonisti impegnati a costruire il comune futuro di benessere collettivo.
A voi che iniziate, a voi che proseguite e a voi che completate il ciclo di studi, rivolgo il mio più cordiale ed energico saluto augurale, in qualità di accanito tifoso ed entusiasta sostenitore delle vostre preziose esistenze.

Prof. Biagio SCARANO